Rinnovo contratto collettivo nazionale pubblici esercizi: le novità da giugno 2024
Poche settimane fa è stato firmato l’accordo per il nuovo contratto collettivo nazionale pubblici esercizi. Vediamo quali sono le novità più rilevanti che sono scattate a giugno 2024.
Il 5 giugno 2024 è stato firmato l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i dipendenti dei pubblici esercizi. Questo importante accordo è stato sottoscritto da FIPE-Confcommercio, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci-Servizi e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs.
Il CCNL, che era scaduto il 31 dicembre 2021, interessa oltre 300.000 imprese e coinvolge più di un milione di lavoratori.
Durata del contratto collettivo nazionale pubblici esercizi
Il nuovo CCNL avrà una durata di tre anni e mezzo, con scadenza il 31 dicembre 2027. Inoltre, le parti hanno inserito una clausola finale che prevede un confronto sei mesi prima della scadenza del contratto per discutere possibili soluzioni relative al periodo di vacanza contrattuale, cioè il lasso di tempo tra la scadenza del CCNL e il successivo accordo di rinnovo.
Dettagli dell'accordo
La prima novità riguarda gli aumenti in busta paga. Il nuovo contratto prevede un aumento salariale di 200 euro lordi a regime per il IV livello. L’aumento sarà erogato in diverse tranche.
- 50 euro a partire da giugno 2024
- 40 euro a giugno 2025
- 40 euro a giugno 2026
- 30 euro a giugno 2027
- 40 euro a dicembre 2027
Inoltre, è stato previsto un aumento di 3 euro del contributo per l’assistenza sanitaria integrativa. Questa passerà da 12 euro a 15 euro mensili a carico del datore di lavoro a partire dal 1° gennaio 2027.
L’accordo include anche una significativa revisione della classificazione e dell’inquadramento del personale, aggiornando le figure professionali per rispondere meglio alle esigenze del mercato e alle nuove tipologie di offerta.
Inoltre, sono state rafforzate le normative relative ai diritti individuali dei lavoratori. In particolare, si pone maggiore attenzione alle misure di contrasto alle violenze e molestie nei luoghi di lavoro e ai congedi di maternità e paternità, che sono stati aggiornati e migliorati anche in riferimento alle pari opportunità.
Congedi per vittime di violenza di genere
Tra le novità da segnalare, ce n’è una particolarmente rilevante. Per le lavoratrici vittime di violenza di genere, il contratto prevederà infatti la possibilità di assentarsi dal lavoro per un massimo di 90 giorni lavorativi, con un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione, anticipata dal datore di lavoro per conto dell’INPS. Questo periodo è computato ai fini della maturazione dell’anzianità di servizio, delle ferie e delle mensilità aggiuntive. È possibile richiedere un ulteriore periodo di congedo di 90 giorni, con diritto a un’indennità pari al 100% della retribuzione.
Le lavoratrici vittime di violenza hanno anche il diritto di richiedere la trasformazione del contratto da full-time a part-time e, se necessario, di essere trasferite presso altre sedi di lavoro. Queste misure mirano a fornire un supporto concreto alle lavoratrici in situazioni di vulnerabilità.
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Il rinnovo del CCNL per il settore dei pubblici esercizi introduce quindi importanti novità per tutti i lavoratori.
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