Quota 103 nel 2024: cosa è cambiato?
Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un articolo sull’ormai famosa quota 103, facendo alcune previsioni su quale sarebbe potuta essere l’evoluzione nel nuovo anno. Oggi sappiamo che quota 103 nel 2024 sarà ancora attiva, ma con diverse novità, alcune anche particolarmente rilevanti.
Facciamo quindi chiarezza su quali sono le informazioni importanti per chi decide di andare in pensione con quota 103 nel 2024.
Quali sono i requisiti per rientrare nella quota 103?
I requisiti per rientrare in quota 103 nel 2024 sono gli stessi che erano previsti nel 2023.
- Un’età anagrafica minima di 62 anni.
- Un’anzianità contributiva minima di 41 anni (35 di questi devono risultare al netto dei contributi figurativi per disoccupazione, malattia e infortunio). I 41 anni si considerano anche in regime di cumulo, ovvero sommando la contribuzione accreditata presso tutte le casse amministrate dall’Inps.
Chi presenta questi requisiti entro il 31 dicembre 2024 potrà quindi fare domanda di pensione anticipata.
Quota 103 nel 2024: cosa cambia?
Valore massimo
Il valore massimo dell’assegno di pensione viene ridotto da cinque a quattro volte il trattamento minimo previsto dalla legislazione vigente. Nel 2024, l’importo del trattamento minimo è di 534,41 euro quindi l’importo massimo dell’assegno di pensione in quota 103 sarà di 2137,64 euro. Si tratta dunque di un ridimensionamento significativo.
Questo tetto rimarrà in vigore fino al compimento dell’età anagrafica che consente di usufruire della pensione di vecchiaia (al momento 67 anni).
Modalità di calcolo
Il secondo punto, riguarda le modalità di calcolo dell’importo. Dal 2024 la pensione viene calcolata con il sistema integralmente contributivo, che si rivela molto penalizzante per la maggior parte dei lavoratori.
Ci sono rari casi in cui il calcolo contributivo potrebbe rivelarsi più conveniente ma, in tali situazioni, si applica il sistema meno favorevole tra il calcolo puramente contributivo e il calcolo misto.
Finestre
Cambiano anche le regole per le cosiddette finestre di attesa, ovvero i mesi che intercorrono tra il momento in cui si raggiungono i requisiti per quota 103 e il momento in cui si va effettivamente in pensione.
Le finestre nel 2024 si allungano rispetto al 2023 e diventano: 7 mesi per i lavoratori del settore privato e 9 mesi per i dipendenti pubblici.
Cumulabilità
La pensione continua a risultare non cumulabile con i redditi da lavoro, ad eccezione dei compensi derivanti dal lavoro autonomo occasionale, fino a un limite di 5000 euro lordi annui e fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
2024: quota 103 o pensionamento ordinario?
Come appare chiaro da quanto scritto finora, l’ipotesi del pensionamento anticipato con quota 103 nel 2024 appare molto meno interessante rispetto al 2023. Infatti, se già quelle previste erano condizioni penalizzanti, quest’anno lo saranno ancora di più.
Ovviamente, come sempre specifichiamo, ogni situazione è diversa dalle altre quindi fare un confronto senza i dati alla mano del singolo lavoratore è molto complicato.
In generale, continua a valere il ragionamento per cui la quota 103 risulta conveniente solo dal punto di vista delle tempistiche, mentre è ancora più svantaggiosa dal punto di vista dell’importo dell’assegno mensile. La scelta finale dipende da numerose motivazioni che hanno a che fare tanto con la sfera lavorativa quanto con quella personale, quindi ogni valutazione ulteriore sulla convenienza di quota 103 è impossibile.
COSA PUÒ FARE LO STUDIO ROCCHI, CONSULENTE DEL LAVORO FIRENZE
Il nostro studio di consulenza del lavoro a Firenze può occuparsi di ogni aspetto relativo alle pratiche di pensionamento.
A partire dall’estratto conto e dal controllo della posizione contributiva, potremo poi fare un confronto tra le possibili opzioni a disposizione, valutando le varie uscite e considerando quella più conveniente sui diversi piani.
Se vuoi ricevere una consulenza previdenziale per te o per i tuoi dipendenti, contatta il nostro studio e fissa un appuntamento.
Il nostro studio ha sede in via Mannelli 163: contattarci via mail per prendere un appuntamento.
Tutte le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate alla data di pubblicazione.