Maternità: normative, procedure e novità per il 2023
La normativa sulla maternità può sembrare un po’ complessa. In realtà, le procedure sono ben definite. Le vediamo in questo articolo, assieme a una novità importante sul congedo parentale.
Il congedo di maternità obbligatoria è un periodo di sospensione dal lavoro, in cui si mantiene il posto, e parte della retribuzione. Spetta alle lavoratrici, sia con contratto a tempo indeterminato che a tempo indeterminato, con una differenza di gestione della pratica:
- chi è assunta da un’azienda, si appoggia al datore di lavoro. La maternità passa tramite il datore di lavoro, il quale fa da sostituto all’INPS;
- chi non sta lavorando da meno di 6 mesi, può fare domanda di maternità direttamente all’INPS.
CONGEDO DI MATERNITÀ OBBLIGATORIA: COME FUNZIONA
Per prima cosa, la lavoratrice si fa rilasciare un certificato di stato di gravidanza, con la data presunta del parto, dal proprio medico. Con questo certificato, fa richiesta di congedo di maternità obbligatoria, che:
- dura 5 mesi, pagati all’80%: di norma 2 mesi prima della data presunta del parto e 3 dopo il parto (oppure, con una certificazione della ASL, 1 mese prima e 4 dopo);
- nel caso di mansioni a rischio, la lavoratrice ha diritto di andare subito in maternità anticipata;
- riguarda anche chi ha adottato un minore.
Esiste anche il congedo di paternità, per il padre: 10 giorni (anche non continuativi) in cui può restare a casa dal lavoro, in contemporanea alla madre, fino a 5 mesi dalla nascita del figlio.
MATERNITÀ POST PARTO FACOLTATIVA: IL CONGEDO PARENTALE
Quando la lavoratrice ha usato i suoi 5 mesi di maternità obbligatoria, può prendere un altro tipo di congedo post partum, facoltativo. Quella che un tempo si chiamava maternità facoltativa, ora si chiama congedo parentale. Il congedo parentale:
- può essere preso dalla madre e dal padre, ma non in contemporanea;
- se lo prende la madre, sono massimo 6 mesi pagati al 30%. Lo stesso vale per il padre;
- se lo prende un solo genitore, i 6 mesi diventano 10.
Attenzione: il congedo parentale non è pensato solo per le neomamme. Una mamma può sfruttarlo fino ai 12 anni di vita del figlio.
IL CONGEDO PARENTALE POST PARTUM: NUOVE AGEVOLAZIONI
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una novità importante: la possibilità di usufruire di 1 mese in più di congedo parentale, retribuito all’80%. In pratica, i genitori:
- possono prendere questo mese di congedo in più separatamente o insieme: per esempio, la mamma può prendere 28 giorni e il papà 2 giorni, o il contrario. Oppure, 15 giorni la madre e 15 giorni il padre, in contemporanea;
- possono prendere questo mese di congedo a giorni o a ore: per esempio, 2 ore tutti i pomeriggi, fino ad arrivare a 1 mese.
Ma attenzione: questo bonus di 1 mese è previsto per le lavoratrici che al 31/12/2022 risultavano in maternità obbligatoria.
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- per le aziende: segue l’iter della maternità delle lavoratrici, in tutte le sue fasi, per evitare eventuali errori con l’INPS;
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