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Il contratto di lavoro nelle cooperative: tutto ciò che c’è da sapere

contratto di lavoro nelle cooperative

Le cooperative rappresentano una forma particolare di organizzazione aziendale, con caratteristiche specifiche che si riflettono anche nei rapporti di lavoro. Analizziamo gli aspetti principali del contratto di lavoro nelle cooperative, rispondendo alle domande più frequenti.

Che contratto ha chi lavora in cooperativa?

All’interno della cooperativa, è possibile avere qualsiasi tipologia di contratto e forma di collaborazione: lavoro subordinato, parasubordinato, autonomo, occasionale. A livello di inquadramento, non cambia nulla e il lavoratore della cooperativa ha gli stessi identici diritti e doveri rispetto ad un lavoratore di qualsiasi società. Il contratto applicato dipende dal settore di attività della cooperativa e può far riferimento a diversi CCNL (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro).

Le cose cambiano quando invece si diventa soci lavoratori. In questo caso, oltre ad essere un lavoratore dipendente con un regolare contratto, si diventa soci della cooperativa, con tutte le implicazioni che ne conseguono. Il socio lavoratore è normato non solo dal contratto collettivo nazionale ma anche dal regolamento interno. Come in qualsiasi altra tipologia di società, il socio avrà più benefit (in particolare gli utili a fine anno, la possibilità di partecipare ai processi decisionali) ma anche più rischi (che sorgono quando la cooperativa attraversa momenti di crisi e difficoltà) e responsabilità legate alla gestione della cooperativa. La condizione di socio lavoratore in cooperativa è piuttosto frequente: secondo la legge, infatti, almeno il 51% della forza lavoro deve essere composta da soci.

Cosa significa essere assunti da una cooperativa?

Come abbiamo appena visto, ci sono diverse modalità con cui si può essere assunti da una cooperativa quindi, di conseguenza, cambia anche il rapporto che si instaura tra lavoratore e organizzazione.

Essere assunti come dipendente da una cooperativa, in ogni caso, è esattamente la stessa cosa che essere assunti da qualsiasi altra società.

Chi paga i contributi nelle cooperative?

Il pagamento dei contributi nelle cooperative segue le stesse regole delle altre forme aziendali. Per i lavoratori dipendenti la cooperativa, in qualità di datore di lavoro, è responsabile del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali. 

È importante notare che le cooperative godono di alcuni sgravi contributivi.

Chi lavora in una cooperativa ha diritto alla disoccupazione (NASPI)?

Sì, chi lavora in una cooperativa ha diritto alla NASPI, ma con alcune distinzioni.

  1. Lavoratori dipendenti (soci o no): hanno diritto alla NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) come qualsiasi altro lavoratore subordinato, al termine del rapporto di lavoro, a condizione che il rapporto di lavoro sia cessato involontariamente e che siano soddisfatti i requisiti contributivi.
  2. Collaboratori: possono avere diritto all’indennità di disoccupazione DIS-COLL.

Chi lavora in cooperativa ha diritto alle ferie?

Sì, chi lavora in una cooperativa ha diritto alle ferie, ma anche in questo caso è necessario fare alcune precisazioni.

  1. Lavoratori dipendenti (soci o no): hanno pieno diritto alle ferie come previsto dal CCNL di riferimento e dalla legge.
  2. Collaboratori: per i collaboratori non subordinati, non si può parlare propriamente di ferie in quanto il rapporto di lavoro è regolato sulla base del risultato da raggiungere e non ci sono periodi di riposo.

Chi lavora in cooperativa ha diritto alla liquidazione?

Sì, chi lavora in una cooperativa ha diritto alla liquidazione, che nel sistema italiano prende la forma del TFR (Trattamento di Fine Rapporto). 

Ecco i dettagli.

  1. Lavoratori dipendenti: hanno diritto al TFR come qualsiasi altro lavoratore subordinato. Il TFR si accumula annualmente e viene liquidato alla fine del rapporto di lavoro.
  2. Soci lavoratori: anche loro hanno diritto al TFR, in quanto il loro rapporto di lavoro è regolato dalle stesse norme dei lavoratori dipendenti. Il TFR si accumula indipendentemente dal loro status di soci. In più, il socio lavoratore riprende la quota che ha versato inizialmente l’anno successivo la cessazione del rapporto di lavoro, entro 6 mesi dall’approvazione del bilancio.
  3. Collaboratori: per i collaboratori non subordinati, non è previsto il TFR. Eventuali indennità di fine rapporto devono essere specificamente concordate nel contratto di collaborazione.

Vuoi ricevere una consulenza sul contratto applicato ai lavoratori delle cooperative?

Come abbiamo visto, il lavoro nelle cooperative presenta peculiarità che lo distinguono da altre forme di impiego. La duplice natura del rapporto per i soci lavoratori, le specifiche normative di settore e i vantaggi contributivi rendono il quadro complesso e articolato.

Per muoversi efficacemente in questo scenario, sia le cooperative che i lavoratori possono beneficiare della consulenza di un professionista. Lo Studio Rocchi Consulente del Lavoro si occupa della redazione del regolamento interno della cooperativa ed è specializzato nella gestione dei contratti di cooperative. Una corretta comprensione e applicazione delle norme non solo garantisce il rispetto dei diritti e dei doveri di tutte le parti coinvolte, ma può anche contribuire al successo e alla sostenibilità del modello cooperativo.

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